Per la prima volta a Milano, l’11 e 12 gennaio 2025, Yume Dojo ospiterà uno Stage di AIKIDO DONNE, condotto da Manon Soavi.
Aikidoka, insegnante di arti marziali e autrice del saggio “Le maître anarchiste. Itsuo Tsuda: Savoir vivre l’utopie” – Éd. L’Originel, prossimamente pubblicato in Italia.
Testo a cura di Manon Soavi
Questi stage mirano a fornire l’accesso ad un potente strumento di cambiamento: il nostro corpo.
Sono un’opportunità per scoprire l’Aikido, una pratica personale che modifica la nostra realtà e il nostro rapporto con il mondo.
La scelta ‘non mista’ è un passo necessario non perché le donne siano deboli ma perché il grado di oppressione non può essere negato. Quindi immaginare la parità di accesso significa dimenticare l’intero background sociale e culturale, il che significa che una donna attraversa la porta di un dojo molto meno facilmente di un uomo.
Secondo studi sull’argomento, è fin dall’infanzia che le ragazze non imparano a dispiegare il proprio corpo, a occupare spazio, a correre, a lottare, a urlare, ad affermarsi, a differenza dei ragazzi che sono incoraggiati a farlo. Inoltre, i corpi delle donne portano con sé secoli di patriarcato, violenza, relazioni oggetto/soggetto e preda/predatore. Nel profondo delle nostre cellule e del nostro inconscio ci sono le vestigia di questi traumi, una sfiducia e una rivolta legittima.
Tuttavia, se il nostro corpo cambia, cambia tutta la nostra relazione con il mondo.
Questi stage sono uno spazio-tempo per riscoprire il rapporto con il corpo, emanciparsi dallo sguardo maschile, (ri)scoprirsi potenti, riconquistare l’autostima. Sono anche opportunità per sfuggire alla rivalità tra donne, che favorisce sempre gli uomini, e per sviluppare legami di sorellanza attraverso il gruppo, lo scambio e la pratica.
Un ambiente sicuro
Questi stage invitano a sentire e stabilire i propri limiti e ad ascoltare quelli delle altre. La pratica si fa senza violenza e senza dolore. Non si tratta di subire colpi, essere umiliate, farsi massacrare le giunture o proiettare brutalmente.
Il gusto della fatica e del superamento di sé nasce da esperienze positive. Allo stesso modo, la marzialità e la determinazione si accompagnano alla fiducia e al sostegno delle capacità di ognuna.
Le donne non sono piccoli uomini
Il cosiddetto maschile neutro universale rende le donne invisibili e il mondo inadatto a loro. È tempo di smettere di imporre alle donne metodi basati su dati maschili e di tenere conto delle specificità femminili. I cicli mestruali, i ritmi climatici e biologici potrebbero non essere vissuti come punti deboli. Possiamo rivendicarli e imparare a renderli alleati.
Per affermarsi, bisogna posizionarsi.
L’Aikido è un’arte marziale che si pratica con uno spirito di non resistenza, che non significa non resistere ma designa un atteggiamento, una modalità di azione. Questo è l’opposto della sottomissione.
La sua pratica permette di sentire l’importanza delle posture, del movimento, del rapporto con lo spazio, del tatto. Riattivare le nostre capacità interiori è un processo che può renderci potenti, centrate, sicure di noi stesse. Posizionarsi nel corpo per affermarsi senza schiacciare gli altri.
Disimparare a non combattere.
L’ecofemminista Françoise d’Eaubonne ha sottolineato la necessità che le donne recuperino almeno la possibilità dell’ “aggressività”. Per riscoprire gli atteggiamenti ignorati, repressi che tanto ci spaventano, le più semplici posizioni combattive del corpo. Come dice Elsa Dorlin “non si tratta tanto di imparare a combattere quanto di disimparare a non combattere”.
PROGRAMMA DI STAGE
Sabato 11
Seduta ore 10:00 – 12:00
Seduta ore 14:00 – 16:00
Domenica 12
Seduta ore 10:00 – 12:00
Seduta ore 14:00 – 16:00
Tra le due sedute ci sarà la possibilità di pranzare e conversare insieme.
Lo stage è aperto a tutte e non è richiesta esperienza.
Per info: 02 91558977 – 349 5925577
Email: yumedojo@scuolaitsuotsuda.org
Tariffa: 90€
Quota associativa: 5€
CHI E’ MANON SOAVI
Nata nel 1982, aikidoka, insegnante di arti marziali e autrice del saggio Le maître anarchiste, Itsuo Tsuda. Savoir vivre l’utopie (Éditions L’Originel, 2022).
Non ha mai frequentato la scuola per scelta, ma ha vissuto tutta la sua infanzia nella filosofia del Non-fare di Itsuo Tsuda, incontrata negli anni settanta dai suoi genitori.
Da adulta ha lavorato per dieci anni come pianista concertista. Pratica l’aikido dal 1988, quando all’età di 6 anni ha iniziato a praticare l’aikido e il kenjutsu (spada) con suo padre, Régis Soavi. Dal 2005, studia anche le Koryu 古 流 (scuole di armi giapponesi) con Tatsuzawa senseï (la Kiraku-ryu, la Choku Yushin-ryu e la Musashi ryu).
Da più di dieci anni, si dedica interamente alla trasmissione dell’Aikido, del Katsugen undo e della filosofia del Non-fare nei dojo e attraverso la scrittura. Pubblica articoli regolarmente su Mediapart, Nouvelles Lunes di Élise Thiebaut, Dragon Magazine, Yashima.
Insegna al Dojo Tenshin a Parigi e tiene stage in Francia e in Italia. E’ anche consulente tecnico della Scuola Itsuo Tsuda, che riunisce diversi dojo in Europa.
In un approccio femminista che le sta a cuore, da settembre 2023 ha creato a Parigi la prima seduta di aikido riservata alle donne, non mista per scelta.
YUME DOJO – Fondato all’inizio degli anni ’80 da un gruppo di donne che praticavano l’autocoscienza ispirandosi a Rivolta Femminile di Carla Lonzi, il dojo Yume ospiterà uno Stage di Aikido Donne nel solco di ciò che lo caratterizza sin dalla sua creazione. Yume Dojo, infatti, è un luogo che propone un percorso di liberazione degli individui attraverso le pratiche del corpo (Aikido e Katsugen undo) e la pratica dell’autogestione. E ancora oggi dà la precedenza alle donne nel suo modo di operare e nei suoi orientamenti filosofici che sono in linea con il pensiero ecofemminista.
Trovate alcuni articoli qui.
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